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QUATTRO CARRI, CARNEVALE COMUNQUE COSTOSO: BELLANCA PRESENTA PROPOSTA ALTERNATIVA

La conferma, attraverso il bando, della scelta dell’Amministrazione comunale in carica di prevedere, per il prossimo Carnevale, la sfilata di quattro carri allegorici, non è condivisa dal consigliere comunale Filippo Bellanca.

Secondo l’esponente dell’opposizione non si vuole imprimere alla manifestazione una vera svolta che vada nella direzione di una valorizzazione culturale e artistica e di una concreta riduzione dei costi.

“La previsione di quattro carri allegorici riduce i costi del contributo totale da assegnare alle Associazioni culturali, ma non riduce i costi indotti, quelli legati ad obblighi ben precisi sulla sicurezza e su altri aspetti organizzativi. E’ forse passata inosservata un’idea che il sottoscritto ha avuto occasione di lanciare nei giorni scorsi in una seduta del consiglio comunale, quella di puntare a proporre un progetto finalizzato alla valorizzazione e al consolidamento dell’arte della lavorazione della cartapesta.

Penso ad un Carnevale “senza carrelloni” e sfilate in giro per il centro storico. Una festa che preveda la realizzazione di opere in cartapesta da trasformare in vere opere d’arte da esporre nei luoghi della città che sul piano artistico e architettonico sono molto apprezzati. Penso alla realizzazione di grandi manufatti in cartapesta, fatti seguendo le tecniche della tradizione saccense, modellati e colorati con l’arte dei maestri saccensi, messi in mostra all’interno del Palazzo municipale, della piazzetta Steripinto, delle piazze Farina e San Vito, del quartiere di San Michele, del quartiere Marina, della villa comunale, di piazza Friscia e dell’area termale.

Il Carnevale inteso come grande esposizione di gigantesche opere d’arte accompagnate dalle musiche originali degli inni, in un itinerario che per i visitatori sia una continua scoperta. E poi animazione, concorsi di maschere, convegni dedicati agli artigiani cartapestai, per accrescere la coesione sociale e sviluppare il senso di appartenenza collettivo legato al Carnevale. Senza le sfilate, ci sarebbe una netta riduzione dei costi, i visitatori continuerebbero ad apprezzare la maestria dei nostri artigiani, la festa non avrebbe quel taglio che negli ultimi anni ci ha portato verso un “imbarbarimento” della cultura e della tradizione.

Mi impegno a portare avanti questa nuova idea della manifestazione, assolutamente necessaria in un periodo storico difficile, senza con questo perdere le caratteristiche principali dell’evento”.

Redazione Corriere

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