PROVINCIA REGIONALE DI AGRIGENTO, “DIETA” RINVIATA

Tagli in vista alla Provincia di Agrigento. Con decisione unilaterale il commissario Benito Infurnari, sulla scorta della presa d’atto dell’eccedenza, poche settimane fa dispose la risoluzione del rapporto dal primo maggio prossimo per Maria Pia Agrò, Mario Arcadipane, Salvatore Galluzzo, Piero Hamel, Antonino Lino, Salvatore Lo Bue, Antonino Micalizio, Rocco Minacori, Vita Minacori, Rosanna Montana Lampo, Giuseppe Morreale. Sarebbero stati loro, secondo la disposizione del commissario straordinario, che dovrebbero dovuto prepararsi alla pensione, più o meno anticipata di circa un anno. Il colpo di scena è deflagrato però alcuni giorni fa, quando dall’Inps è giunto un clamoroso «stop» al progetto di «dimagrimento» dell’ente provinciale. L’istituto nazionale di previdenza sociale ha infatti fermato tutto, informando la Provincia di bloccare il rilascio di qualsiasi certificato con riferimenti alle leggi partorire prima del famigerato decreto Fornero. Dunque, per i dipendenti della Provincia è scattato un grottesco allarme. Dopo anni di lavoro si sono ritrovati con una pensione dietro l’angolo, ma senza la certezza di avere l’emolumento spettante. L’Inps ha comunicato al Commissario che avrebbe dato il via libera alla «dieta» decisa dall’Ente appena sarebbero arrivate certezze in merito a questo tipo di procedure, ovvero entro alcune settimane. Il Commissario Infurnari, con estrema celerità, ha disposto il rinvio al prossimo 1 luglio l’inizo della risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro. Fino a quella data la Provincia e l’Inps – si spera – avranno modo di chiarire la situazione e mettere in ordine tutta la documentazione previdenziale degli undici esperti dipendenti.

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