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PROTESTA DI 41 FAMILIARI PER IL TRASLOCO LOCALI UNITA’ VALUTAZIONE ALZHEIMER

Se da una lato il direttore generale dell’Asp, Ficarra, esprime soddisfazione per l’inaugurazione della nuova ala dell’unità operativa di medicina, dall’altro si trova, nella stessa giornata, la grana della protesta di 41 familiari di pazienti affetti da Alzheimer fruitori del centro diurno che chiedono che non si attui il trasferimento dei locali U.V.A. in altri locali ritenuti inidonei per diversi motivi..

Sulla questione, interviene il Tribunale dei diritti per il malato che scrive una circostanziata lettera al direttore generale Ficarra. Da un sopralluogo effettuato, i respondabili Lilla Piazza e Gero Maggio, hanno individuatoi motivi che li rendono inidonei.

Secondo Cittadinanzattiva, i locali destinati si trovano a piano terra dell’edificio “2” adiacenti a una strada intensamente utilizzata , dove è difficilissimo trovare parcheggio e senza spazi utili ai familiari per fermarsi e accompagnare i malati.

“Anche a disporre una segnaletica di divieto di parcheggio sarà- spiegano- come succede anche spessissimo davanti al pronto soccorso, occupati impropriamente e, per la nostra esperienza, ricorrere ai vigili urbani è alquanto aleatorio perché, anche se chiamati spesso non riescono a venire per l’esiguità dell’organico. Si produrrà come conseguenza un intasamento del traffico veicolare di quella zona che si ripercuoterà per tutta quell’aria e procurerà disagi e sofferenze per familiari già tanto provati dalla malattia dei loro congiunti”.

Ancora un motivo: “I locali sono poco illuminati, hanno una superficie non conforme agli standars di legge (L.R. 22/86 Dec. Pres. 29/06/88), spazi esigui per attività ludico-formativi e non ultimo abbisognano di corposi lavori di ristrutturazione perché non conformi alle esigenze di lavoro del personale sanitario e per il personale che effettua la riabilitazione”.

“Abbiamo chiesto la motivazione dello stravolgimento di un’attività che fornisce un servizio di qualità e ci è stato risposto che è stato deciso il trasferimento perché negli attuali locali UVA si dovranno ubicare gli uffici amministrativi del servizio veterinario del distretto di Sciacca”, spiega ancora Cittadinanzattiva.

“Questa decisione ci ha molto amareggiato perché riteniamo che sarebbe stato più sensato e razionale, adibire i locali nuovi ai veterinari e lasciare il servizio UVA al suo posto, si sarebbe risparmiato angosce e allarmismo nei parenti dei malati ma riteniamo anche si avrebbe avuto anche un risparmio economico perché adeguare i locali ad uffici, crediamo, sia meno oneroso che adeguarlo alla normativa su menzionata. Si auspica un ripensamento e, se si decide che tale decisione è irrevocabile, che si cerchino altri locali che siano a norma e adatti al servizio che si deve rendere alla collettività”.

Redazione Corriere

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