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PROGETTO DIFESA COSTE SAN MARCO E RENELLA: L’ALTRASCIACCA CHIEDE CHIARIMENTI

In merito al progetto annunciato dal sindaco Vito Bono (pronto ad essere cantierabile) che riguarda la zona balneare di San Marco e Renella, l’associazione l’AltraSciacca pubblica una lettera aperta al sindaco Vito Bono con la quale chiede chiarimenti sugli effetti che tale progetto può riverberare dal punto di vista ambientale e paesaggistio. Lettera che pubblichiamo:

Al Sindaco di Sciacca Dott. Vito Bono

E’ stata diffusa qualche giorno fa la notizia della disponibilita’ di un progetto che prevede opere di difesa costiera che dovranno essere poste a protezione contro il fenomeno erosivo delle Baie di Renella e Capo San Marco. Leggiamo inoltre dal comunicato che lo stesso potrebbe essere cantierabile in appena 90 giorni e che il Sindaco ne ha chiesto l’inserimento tra le opere urgenti e prioritarie per la mitigazione del rischio idrogeologico.

DATO

• il possibile elevato impatto che un progetto del genere potrebbe avere sul paesaggio della costa saccense in due delle spiagge più belle e pregiate di tutto i litorale; •il fatto che ambedue le baie sono dei Siti di Interesse Comunitario, con un habitat così delicato che non è addirittura possibile rimuovere le aghe trasportate a riva, se non con apposita emanazione di un decreto; •lo scempio ambientale alle spiagge dello Stazzone e del sistema dunale della Foggia (oggi non più esistenti) causato da opere di protezione della costa; affinche’ non si ripetano più gli errori del passato e per garantire il coinvolgimento dei Cittadini in scelte così importanti per il territorio in cui vivono

CHIEDIAMO

• di rendere immediatamente pubblico questo progetto per spiegare le singole opere che verranno poste in essere; •di sapere se sono state valutate tutti i possibili rischi ambientali che tali opere comportano e quali sono; •di essere messi a conoscenza degli indifferibili rischi idrogeologici provenienti dal mare che affliggono le spiagge di San Marco e di Renella. In attesa di una celere risposta, non possiamo che esprimere nuovamente il nostro disappunto per l’omesso coinvolgimento della popolazione saccense nelle scelte che riguardano il proprio territorio.

Redazione Corriere

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