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PROCESSO PINELLA: CONDANNATO L’EX UFFICIALE SANITARIO, ASSOLTO IL FIGLIO

Pene sono già ridotte di un terzo perchè gli imputati hanno scelto di essere processati col rito abbreviato. Il risarcimento danni sarà stabilito in un processo a parte

La sentenza è stata emessa nel tardo pomeriggio. Il Gup Giuseppe Miceli ha letto il dispositivo con le pene inflitte, intorno alle ore 20.  Le pene sono già ridotte di un terzo perchè gli imputati hanno scelto di essere processati col rito abbreviato. Il Pm Giovanni Lucio Vaira, aveva chiesto la condanna a 5 anni di reclusione per Vincenzo Pinella, e 2 anni e 2 mesi per il figlio Salvatore.

Il figlio Salvatore e’ stato assolto per non aver commesso il fatto. L’ex dirigente e’ stato condannato anche al pagamento del danno alle parti civili. Danno che sara’ quantificato in separata sede. E’ stata inflitta una provvisionale di 5000 euro per ciascuna parte civile (Il Verdura Golf Resort e l’Hotel de Russie).

Ambedue sono stati accusati di concussione continuata in concorso ai danni della S.r.f.f. Mediterranea, la società di sir Rocco Forte proprietaria del Verdura Golf & SPA Resort e dell’Hotel de Russie, il lussuoso albergo romano di Sir Rocco Forte. Vincenzo e Salvatore Pinella, sono stati assistiti dai  penalisti Bartolomeo Parrino e Ottaviano Pavone del Foro di Palermo. La Rocco Forte dai penalisti Maria Grazia Volo e Giovanni Vaccaro.

I fatti risalgono al 2010 e le ordinanze del Gip vennero eseguite nel gennaio 2011, al culmine di una prolungata attività d’indagine coordinata dal sostituto Salvatore Vella e condotta dai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Sciacca e della Sezione di P.G..

Secondo gli investigatori, il pubblico dirigente, competente ad emettere una serie di autorizzazioni e pareri igienico sanitari finalizzati all’apertura del complesso alberghiero “Verdura Golf and SPA Resort” di Sciacca, avrebbe ingiustificatamente rallentato l’adozione degli stessi per costringere o comunque indurre i responsabili del Gruppo economico “The Rocco Forte Collection”, ad assumere il figlio presso l’Hotel “de Russie” di Roma facente capo al gruppo del magnate inglese, facendo poi ottenere allo stesso una promozione lavorativa.

Scattarono le misure cautelari, poi revocate. Arresti domicialiari per l’ex dirigente e l’obbligo della firma per il figlio.

Nel corso delle indagini sono emerse anche le richieste, da parte dell’ex dirigente pubblico, di un telefono BlackBerry e di una carta di credito aziendale ad uso del figlio. Nel corso delle indagini, ci sono state anche perquisizioni, da parte della Dia di Roma, nel lussuoso albergo romano. Sono stati sentiti diversi dirigenti della Rocco Forte Collection che hanno collaborato con la Procura della Repubblica di Sciacca.

Redazione Corriere

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