Avrebbero estorto denaro a Grigoli, l’imprenditore della distribuzione alimentare
Il Procuratore generale presso la Corte d’Appello di Palermo, Umberto De Giglio, ha chiesto la conferma della condanna inflitta in primo grado ai fratelli Giuseppe e Carmelo Capizzi, dell’omonima famiglia mafiosa di Ribera, accusati di estorsione. I due avevano avuti inflitti dal Gup del Tribunale di Palermo, Marina Pitruzzella, rispettivamente 8 anni e 5 anni e 6 mesi.
Entrambi sono imputati di estorsione aggravata nei confronti di Salvatore Grigoli di Castelvetrano per la nota vicenda legata ai supermercati Despar a Ribera. Secondo la pubblica accusa i Capizzi avrebbero costretto il Grigoli, a consegnare la somma di 75 mila euro in favore di Cosa Nostra, riferibile al gruppo di Giuseppe Falsone.
I fatti si riferiscono all’anno 2003. Secondo la Dda, Grigoli è da ritenersi soggetto che ha messo a disposizione di Matteo Messina Denaro le proprie risorse imprenditoriali nel campo della grande distribuzione, divenendo l’imprenditore di riferimento in tale campo della consorteria mafiosa.
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