Nell’ambito del processo denominato “Argante”, il pubblico ministero Alessandro Moffa, ha chiesto una condanna per il ventenne Giovanni Cocchiara di un anno e sei mesi di reclusione, e una multa di 6.000 euro. Cocchiara è imputato di circonvenzione di incapace per una presunta estorsione da 100 mila euro ai danni di un commerciante saccense.
Cocchiara verrebbe coinvolto da uno degli imputati, Donato Morrione (che ha già patteggiato). Cocchiara nel corso dell’interrogatorio di garanzia avrebbe detto che si sarebbe limitato a ritirare dal commerciante alcune buste, sconoscendo, però, il contenuto. A chiedere di ritirare le buste sarebbe stata Luisa Puccio, ritenuta la persona chiave del disegno estortivo. La Puccio, che era stata condannata in primo grado col rito abbreviato, deceduta di recente.
Cocchiara è difeso dall’avvocato Vincenzo Parinisi che ha chiesto l’assoluzione. La sentenza è prevista per il prossimo 28 aprile.
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