E’ cominciato davanti al giudice monocratico del Tribunale di Sciacca del processo a carico del primario del reparto di Ginecologia dell’ospedale Giovanni Paolo II, Salvatore Incandela, di Palermo, accusato di gravi lesioni ad una paziente di Porto Empedocle nel corso di un intervento chirurgico.
I fatti risalgono al gennaio 2008, quando la donna si sottopose ad una isteroscopia diagnostica, dalla quale emerse la presenza di un piccolo mioma. Nel marzo successivo venne richiamata dall’ospedale per sottoporsi ad altri accertamenti clinici. Alla donna venne consigliato di sottoporsi ad un intervento in day hospital che avvenne ad aprile. Un intervento di pochi minuti, le fu assicurato. Ed invece a causa di alcune complicazioni dovette rimanere ricoverata per dieci giorni, tre dei quali trascorsi, in gravissime condizioni, al reparto di Rianimazione. A carico del medico l’accusa di colpa costituita in imprudenza ed imperizia.
La prima derivata dalla mancata esecuzione di specifici esami funzionali a valutare le reali dimensioni del fibroma, la seconda, invece, è determinata dall’avere impiegato attrezzi che hanno provocato gravi lesioni alla donna da provocarle una malattia per un tempo superiore a 40 giorni. La prossima udienza è stata fissata per il 13 luglio.
Dopo la rissa dei giorni scorsi intensificati i controlli. I poliziotti chiamano personale Bono-Sea per…
La tragedia a Caltagirone. La Procura ha aperto un’inchiesta Tragedia questo pomeriggio in una casa…
Lo ha reso noto il deputato regionale Ismaele La Vardera che aveva segnalato il caso…
"Il mio augurio è che l’inizio dei congressi possa riconsegnare un clima di serenità e…
Il gestore non rispondeva ma dopo un nostro articolo e la nota dell'assessore Curreri al…
In competizione le due anime progressiste. Entrambi puntano sull'unità dopo anni di divisioni Partito Democratico…