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PRIMARIE PD, BROGLI ELETTORALI. PUMILIA PRESENTA RICORSO

L’on. Calogero Pumilia, delegato di Giuseppe Lupo, ha presentato ricorso alla Commissione regionale di garanzia, chiedendo di annullare i risultati di molti circoli per evidenti brogli avvenuti in violazione delle regole di correttezza e di trasparenza.

L’on. Pumilia sostiene che nei circoli dove vi erano i rappresentanti della lista Lupo questi ha conseguito risultati complessivamente analoghi a quelli di Raciti.

Secondo Pumilia, così è successo ad Agrigento, a Campobello, a Canicattì, a Licata, a Porto Empedocle, a Ravanusa, a Caltabellotta, a Santa Margherita e a Santo Stefano.

Pumilia denuncia che “nella stragrande maggioranza degli altri circoli, dove non era garantita la presenza del rappresentante di lista, il risultato è a dir poco scandaloso”.

Ad Alessandria della Rocca hanno votato o sono state riempite 129 schede, con un solo voto a Lupo e tutto il resto è andato a Raciti; a Naro su 174 votanti quest’ultimo ha totalizzato 172 preferenze;  a Realmonte su 115, 112 hanno preferito Raciti, a San Biagio Platani 106 su 117, a Siculiana 142 su 155, ad Aragona 172 su 178.

A Cattolica Eraclea hanno votato in 350, più di quanti si sono recati ai seggi ad Agrigento città. A Montevago hanno partecipato al voto in 315, poco meno della metà dei cittadini adulti.

“Lupo ha conseguito più di 1.600 voti in tredici comuni – quelli nei quali erano presenti i rappresentati della sua lista – e appena 300 negli altri ventotto”, prosegue Pumilia, denunciando “lo scandaloso comportamento degli apparati di partito e dei gruppi di potere che lo hanno infeudato, che violentano la democrazia e precostituiscono falsi risultati”.

Pumilia ha chiesto alla Commissione regionale di garanzia di acquisire i registri dei votanti che “dovrebbero recare i dati e le firme di tutti coloro che si sono recati ai seggi insieme alle schede elettorali e di invalidare le elezioni nei circoli dove gli imbrogli sono di tutta evidenza”.

“Del resto- conclude Pumilia-  il nuovo segretario regionale del PD, sostenuto in provincia di Agrigento, dalla armata composta da Capodicasa, Panepinto, Moscat, Scilabra e Iacono e dai renziani avrebbe vinto ugualmente se tutto si fosse svolto con regolarità. Ma gli sponsors di Raciti, privi anche di senso della misura, hanno voluto strafare, macchiando la sua vittoria e insieme screditando il partito. Malgrado tutto ciò, Giuseppe Lupo, sostenuto da un gruppo di militanti insieme all’onorevole Giuseppe Lauricella e, a fronte del 70% di schede contabilizzate al suo competitore, ha ottenuto più del 25%”.

Redazione Corriere

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