POPULISTA CI SARA’ LEI! ALL’ASSE DEI “CINQUE” CONSIGLIERI NON PIACE L’AGGETTIVO DI DAVID EMMI E SCRIVE UNA LETTERA AL SINDACO

“Spalmare i sacrifici a tutti non è populismo” dicono i cinque

Non va proprio giù ai cinque consiglieri comunali Giuseppe Ambrogio, Mario Turturici, Gioacchino Settecasi, Ignazio Catanzaro e Luciano Augello, l’epiteto di “populisti”, incollato prima dal gruppo consiliare del Pdl e poi dalla dichiarazione di Davide Emmi, a proposito della loro proposta di ridurre il fondo delle indennità variabili. Hanno scritto una lettera riservata al sindaco Fabrizio Di Paola. Una lettera dai toni soft, ma determinata a far intendere al sindaco che non accettano di essere tacciati di populismo. Semmai, è un argomento da dibattere in maggioranza, dicono i cinque. Un argomento che deve essere affrontato con toni ragionevoli.

La questione, secondo i cinque consiglieri, deve essere posta al vaglio della maggioranza e di fronte l’opinione pubblica devono essere chiare le posizioni. Chi è a favore deve spiegarne le ragioni, così come chi è contrario. Secondo i cinque consiglieri della maggioranza, che hanno formato un asse compatto, ci sarebbero le condizioni per ritoccare il fondo indennità variabili, quello dei dirigenti comunali, argomento che è emerso in questi giorni con pregnanza.

Secondo quanto è percepibile, i cinque consiglieri vorrebbero si ritoccare il fondo delle indennità variabili, ma nel contempo esaltare la meritocrazia. La proposta dei cinque consiglieri nasce dalla esigenza avvertita, secondo loro, dall’opinione pubblica costretta, in questi anni, a subire una lievitazione delle tasse. “Cittadini ai quali sono stati chiesti sacrifici- sottolineano- e di stringere la cinta”. Giuseppe Ambrogio, Mario Turturici, Gioacchino Settecasi, Ignazio Catanzaro e Luciano Augello, non vogliono farne una questione di “spaccatura”, ma si aspettano dal sindaco una moderazione dei toni da parte di chi li accusa di populismo.