Ponte sullo Stretto: quel miliardo di euro che la Sicilia ha destinato al progetto

Bagarre politica anche in Sicilia dopo la bocciatura della Corte dei Conti. Attacchi frontali di Pd e M5S al presidente della Regione Renato Schifani

Bagarre politica dopo che la Corte dei Conti ha bocciato il progetto del Ponte sullo Stretto. I magistrati contabili hanno infatti deciso di non concedere il visto di legittimità e la registrazione della Delibera Cipess di agosto che aveva approvato il progetto definitivo dell’opera. Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini parla di “scelta politica a danno del Paese”, mentre le opposizioni lo invitano a dimettersi. E in Sicilia c’è chi chiede il conto anche al governo regionale, che ha concesso oltre 1 miliardo di euro per il progetto. Schifani è corso subito in difesa di Salvini parlando di “ingerenza”. L’isola ha investito una fetta importante pari a  un miliardo di euro, dei suoi fondi Fsc per destinarla proprio al Ponte. Gli oppositori dell’opera minacciano di rivolgersi alla Corte di giustizia dell’Unione Europea se il progetto andasse avanti.

Ecco le reazioni in Sicilia.

Antonio De Luca (M5S): “La decisione della Corte dei Conti che demolisce il pericolosissimo, costosissimo e inutile giocattolo di Salvini è la sacrosanta bocciatura del disastroso governo Meloni che non riesce ad azzeccarne una manco per sbaglio. Dovrebbero prenderne atto, cospargersi il capo di cenere, chiedere scusa a tutti gli italiani e dimettersi. Lo stesso dovrebbe fare Schifani, invece di imbastire una ridicola difesa d’ufficio e parlare di ingerenza della magistratura contabile in perfetto stile berlusconiano. Renda conto, invece, ai siciliani del miliardo e 300 milioni destinati a questa folle sceneggiata, sottratti alle nostre infrastrutture fatiscenti anche per colpa del suo governo che sa solo parlare di poltrone e inchinarsi a tutti i diktat romani a dispetto degli interessi della Sicilia”.

Michele Catanzaro (Pd): “La decisione della Corte dei Conti, al di là delle valutazioni sull’utilità dell’infrastruttura, mettono a nudo l’inadeguatezza di un ministro come Matteo Salvini che fino ad oggi ha saputo fare solo vuota propaganda. Adesso bisognerà valutare gli effetti di questa decisione sulle finanze regionali, dal momento che il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani si era accodato, per mero opportunismo politico, al progetto-slogan del Ponte sullo Stretto destinando oltre un miliardo di euro dei siciliani al cofinanziamento dell’opera. Risorse che, come abbiamo sostenuto dal primo momento, si sarebbero potute utilizzare per ospedali, scuole e infrastrutture sul territorio. Schifani adesso spieghi che fine faranno quei soldi”.