PONTE CROLLATO, PREVISTO COLLEGAMENTO STRADALE CON POSA DI TUBOLARI IN ACCIAO

Anas annuncia tempi di esecuzione dei lavori per l’opera provvisoria stimati in circa 30-40 giorni (salvo inconvenienti)

L’Anas ha reso noto nel pomeriggio di avere individuato la soluzione per superare l’emergenza del ponte crollato. Dal vertice che si è svolto oggi in prefettura, è stata illustrata dall’Anas la soluzione progettuale che potrà consentire la riapertura al transito, anche se in via provvisoria, del ponte sul fiume Verdura, al km 135,9 della strada statale 115 “Sud Occidentale Sicula”.

“L’intervento – ha affermato l’Amministratore unico dell’Anas Pietro Ciucci – prevede il ripristino immediato del collegamento stradale mediante la posa di tubolari in acciaio, atti a garantire il deflusso delle acque. L’Anas ha previsto, altresì, un intervento sull’alveo del fiume”. La soluzione proposta, considerata di estrema urgenza, è stata accolta favorevolmente dagli Enti presenti all’incontro. I tempi previsti per l’esecuzione dei lavori per l’opera provvisoria sono stimati in circa 30-40 giorni e saranno illustrati al Prefetto di Agrigento durante il vertice del prossimo mercoledì 13 febbraio, alla presenza degli Enti locali interessati.

“Nelle prossime ore – ha continuato Pietro Ciucci – si procederà alla redazione del progetto esecutivo per una rapida approvazione, in sede di conferenza dei servizi, e per un pronto avvio dei lavori, non appena la magistratura avrà concluso le verifiche e avrà proceduto al dissequestro dell’area”. “Infine – ha concluso l’Amministratore unico dell’Anas – è già stata avviata la progettazione dell’intervento definitivo di ripristino del ponte Verdura”.

Il crollo è avvenuto il 2 febbraio. Ad oggi sono trascorsi 6 giorni. La riunione per illustrare la soluzione è fissata il 13 febbraio, cioè 11 giorni dopo il crollo. Alla fine, se non vi sono inconvenienti, per il ripristino, occorreranno un paio di mesi. Se tutto procede senza intoppi, il traffico potrebbe essere ripristinato entro aprile. Resisterà il territorio a sopportare la chiusura per tanto tempo?

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