In Sicilia si sono perse 2.958 piccole imprese nell’ambito del commercio al dettaglio. I numeri dell’Osservatorio di Confesercenti tracciano un bilancio negativo dei primi nove mesi del 2014. Il presidente regionale dell’associazione di categoria degli esercizi commerciali, Vittorio Messina, parla di un saldo negativo e di una situazione sempre più preoccupante. «In Sicilia hanno chiuso le saracinesche 4.500 attività, mentre hanno aperto solo 1.542 piccole imprese. Si tratta di un crollo che fa sentire i suoi effetti sul tessuto imprenditoriale», spiega Messina. L’unico aspetto positivo riguarda l’imprenditoria femminile under 35. Sono 109.154 le imprese giovanili femminili attive nell’isola, con una percentuale del 23,83%, fatta registrare al 30 settembre 2014. Un dato superiore di oltre 2 punti sulla media nazionale, che è del 21,45%. «Rappresenta un elemento che incoraggia a credere nella possibilità che il sistema economico siciliano possa uscire dalla stagnazione in cui è sprofondato e possa rilanciare quella voglia di fare impresa mai sopita, soprattutto nei giovani e nelle donne», spiega Messina.

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