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PIANO REGOLATORE, SI RIMETTE IN MOTO L’ITER. LO STRUMENTO URBANISTICO VERRA’ PUBBLICIZZATO SUL SITO DEL COMUNE. DA OGGI GLI ATTI IN COMMISSIONE URBANISTICA

Si rimette in moto l’iter del piano regolatore generale, fermo per alcuni mesi in seguito alla divergenze di opinioni sul decreto legislativo numero 39 del 2013 che obbliga gli enti locali alla trasparenza degli atti in materia di pianificazione urbanistica. Inizialmente l’amministrazione comunale aveva ritenuto che la pubblicazione non fosse necessaria, ma poi ha cambiato idea dopo la presa di posizione di parte dei consiglieri di minoranza. In seguito c’è stata una richiesta di parere alla Regione, che non ha però risposto.

L’assessore comunale all’urbanistica, Ignazio Bivona, ha relazionato in consiglio sorprendendosi del colpevole silenzio della Regione, ed affermando che la pubblicazione sui canali istituzionali dell’ente rischia di alimentare speculazioni. Il dibattito che ha fatto seguito alle dichiarazioni di Bivona si è protratto fino a tarda sera, il consigliere di Sel Paolo Mandracchia ha invitato Bivona ad andare in procura per fare i nomi di possibili speculatori, Enzo Sabella del Pd ha accusato l’amministrazione di avere perso sette mesi di tempo, mentre Filippo Bellanca ha espresso perplessità sulla custodia degli atti riguardanti il piano regolatore negli uffici del Comune.

Lo strumento urbanistico adesso verrà opportunamente pubblicizzato, è già nel sito istituzionale del Comune e, anzi, il presidente del consiglio comunale ha promesso una manifestazione pubblica prima dell’approdo in aula. La seduta ha fatto emergere, come è ovvio, le ragioni delle parti politiche opposte.

Dopo un lungo cammino, fatto anche di ostacoli burocratici e tecnici seminati da Enti diversi dal Comune, l’iter del Piano Regolatore Generale ha avuto, finalmente, la stura. Ragionevolmente, il 2015 dovrebbe consegnare alla città il tanto atteso Piano Urbanistico Generale.

L’atto, già oggi, è stato inviato, dalla Presidenza del Consiglio comunale, alla Commissione Urbanistica e i membri devono dichiarare eventuali incompatibilità a trattare la materia, oppure emettere il parere.

La Commissione ha 30 giorni di tempo per valutare il punto, ma per constatare eventuali incompatibilità sarebbero necessari meno dei 30 giorni. Compiuto tale passo, il Piano Regolatore Generale ritorna in Consiglio comunale per essere adottato. Se i consiglieri comunali si dichiarano incompatibili, la Regione invia a Sciacca il commissario ad acta per l’adozione. Poi l’ultimo passaggio spetta alla Regione per l’approvazione.

Redazione Corriere

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