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“PIANO PAESAGGISTICO NON METTE IN PERICOLO IL TERRITORIO”

Pubblichiamo una lettera aperta trasmessa nei giorni scorsi al sindaco di Sciacca dall’architetto saccense Calogero Segreto. Un intervento riguardante la polemica sul Piano paesaggistico, con valutazioni tecniche che si discostano da quanto fino ad oggi affermato dai suoi colleghi.Secondo Segreto, il Piano è uno strumento di tutela del territorio e deve essere rispettato.

Segreto, che fa parte del diretivo di Italia Nostra, ritiene che si debba avviare una seria politica per il recupero del patrimonio edilizio esistente e cambiare l’approccio che si sta avendo con lo strumento predisposto dalla Soprintendenza.

LETTERA APERTA AL SINDACO DI SCIACCA

Egregio Sindaco,

In questi giorni, dopo la pubblicazione del Piano Paesaggistico da parte della Sovrintendenza ai BB.CC.AA. di Agrigento, abbiamo assistito ad interventi e prese di posizioni abbastanza singolari. Si è attaccato lo strumento di tutela in quanto, a dire di qualcuno, metterebbe a rischio il territorio e stroncherebbe lo sviluppo turistico della nostra città.

Appare paradossale che uno strumento di tutela possa mettere in pericolo il territorio, casomai potrebbe essere criticato per eccessiva tutela. Inoltre, l’Amministrazione Comunale da Lei presieduta ha sentito il bisogno di consultare solo alcuni ordini professionali, dimentica che il Piano Paesaggistico è uno strumento di tutela della storia e della cultura di un territorio e non semplicemente un mero strumento di pianificazione urbanistica e in quanto tale andrebbero consultati tutti gli operatori culturali, le associazioni che operano nel settore.

E’ come se il governo nazionale per approvare la legge sull’aborto invece di indire un referendum per consultare la popolazione avesse consultato solo i ginecologi. La riprova di questo approccio errato, a mio parere, sta nel fatto che a seguire la vicenda se ne occupato l’ Assessore all’ Urbanistica, mentre risulta completamente assente alla vicenda l’Assessore ai Beni Culturali naturalmente preposto alla questione.

Ritengo pertanto che debba essere modificato l’approccio e l’ottica con cui si è affrontata la questione. Il paesaggio, come recita l’art. 9 della Costituzione è a tutti gli effetti equiparato ad un bene culturale e alla stessa stregua va tutelato e salvaguardato. Non è un caso che il Piano Paesaggistico è uno strumento di tutela previsto proprio dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (Codice Urbani) che tra l’altro all’art. 144 comma 1 recita: “ Nei procedimenti di approvazione dei Piani Paesaggistici sono assicurate la concertazione istituzionale, la partecipazione dei soggetti interessati e delle associazioni costituite per la tutela degli interessi diffusi,…………”.

Credo che l’approvazione del Piano Paesaggistico debba essere l’occasione per far riflettere la città, ma soprattutto la classe politica di questa città, se il modello di sviluppo turistico fino ad ora perseguito è ancora valido o vadano trovati altri modelli che tengano conto maggiormente della tutela del paesaggio ( o di quello che è rimasto), dei beni culturali, intesi anche come antropizzazione storica delle campagne, e quindi della valorizzazione delle peculiarità territoriali.

Lei signor Sindaco ritiene che dopo la vicenda di Torre Makauda bisogna continuare a costruire grossi complessi alberghieri? Ritiene che si debba perseverare ancora con la cementificazione della costa attraverso i Piani di Lottizzazione che cominciano a non avere più mercato? Non ritiene invece che si debba avviare una seria politica per il recupero del patrimonio edilizio esistente, sia nel centro storico che nelle periferie, per destinarlo a strutture ricettive, come molti coraggiosi operatori locali hanno cominciato a fare ( B&B, case vacanze, etc.), che darebbero un ritorno economico maggiore alla città di Sciacca rispetto ai grossi complessi alberghieri?

Il recupero e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e lo stop a nuova edificazione fanno parte delle Direttive che il Consiglio Comunale, a suo tempo, diede ai tecnici incaricati alla redazione del Piano Regolatore Generale. Abbiamo centri vicini a noi che da decenni hanno basato il loro sviluppo turistico sulla salvaguardia dell’ambiente con notevoli risultati.

Tutto quanto fin qui espresso non esclude pero che il Piano Paesaggistico presentato dalla Sovrintendenza ai BB.CC.AA. di Agrigento non abbia bisogno di chiarimenti, approfondimenti e correzioni anche perché alcune omissioni risultano gravi, e alle quali va posto rimedio.

Grato della sua attenzione, distinti saluti.

Arch. Calogero Segreto

Redazione Corriere

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