Per il comparto saccense il problema non è solo il caro gasolio, ma anche quello della commercializzazione del pescato
Tre pulman di pescatori partiranno domani da Sciacca per partecipare alla manifestazione che si terrà a Palermo, dove confluiranno anche le altre marinerie siciliane.
I pescatori sono fermi ormai da nove giorni e non ci sono spiragli di risoluzione dello stato di crisi. La situazione è davvero drammatica e nessun armatore ha la voglia di andare in mare con costi di impresa che sono più elevati dei guadagni. Le associazioni di categoria dicono di si ad un prospettato contributo straordinario, ma non risolve in maniera definitiva il problema, che è quello del costo elevato del gasolio e, per quanto riguarda Sciacca, della totale assenza di un progetto di commercializzazione del pescato.
I motopesca della flotta saccense non riescono a sfruttare i benefici di un prodotto che arriva fresco in banchina e paradossalmente, ad esempio, i gamberi freschi vengono venduti ad un prezzo inferiore allo stesso prodotto congelato che arriva da Mazara del Vallo.
Al di là della risoluzione delle emergenze riguardanti il caro gasolio, ci sono seri problemi di commercializzazione ancora da risolvere.
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