PESCA, MINISTERO DEROGA A PRIMO MAGGIO. PROVVEDIMENTO GIA’ APPLICATO. GLI ARMATORI SCEGLIERANNO UN GIORNO DI FERMO PESCA COMPENSATIVO
Gli armatori erano stati multati di parecchie migliaia di euro perchè erano andati a pesca eludendo la normativa. Il Ministero accoglie una lettera del sindaco Di Paola
Torna il sorriso tra i pescatori di Sciacca dopo le multe salate dei giorni scorsi e la sanzione accessoria della perdita di sei punti sulla licenza di pesca. Le autorità comunali hanno riferito agli armatori che il Ministero delle risorse agricole ha derogato la normativa che prevede il fermo di pesca nei giorni festivi, facendo così scattare l’annullamento delle sanzioni fatte dalla capitaneria in occasione del primo di maggio quando un pò tutti i pescherecci furono sorpresi in mare.
La comunicazione del Ministero è datata 16 maggio ed è stata indirizzata alla Capitaneria di Porto Empedocle, al Circomare di Sciacca e alla Prefettura di Agrigento.
Gli armatori saccensi erano convinti che il primo maggio, come il 25 aprile, ci fosse un’autorizzazione in deroga che, invece, dal ministero delle Politiche Agricole non è mai stata emessa.
Il provvedimento di deroga e il via alla procedura che annulla la sanzione è già afficace. Il Ministero ha accolto favorevolmente la segnalazione del sindaco Fabrizio Di Paola al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e la segnalazione della Prefettura di AGrigentro. Nella missiva, il sindaco ha evdienziato il forte malcontento della malineria alla quale si aggiunge lo stato di agitazione.
L’atto del Ministero produce la non napplicazione delle sanzioni elevate dalla Capinateria di Porto, limitatamente alle imbarcazioni abilitate alla pesca a strascico e a volante, iscritte alla Capitaneria di Porto Empedocle e ai Circomari dipendenti.
Il direttore generale del Dipartimento di competenza, Riccardo Rigillo, fa riferimento ad ” una situazione di crisi che si è ulteriormente inasprita a seguito dell’elevazione delle sanzioni, per esercizio della pesca in tempi vietati, nei confronti delle unità da pesca uscite in mare lo scorso primo maggio, tanto da richiedere il tempestivo intervento del locale Commissariato di P.S.”.
Il Ministero premette, nel provvedimento, “la legittimità dell’azione posta in essere dalle competenti Autorità marittime”, e nel contempo ritiene che “non si può non tener conto di quanto rappresentato dalle locali autorità dí Governo ed amministrative, per le quali l’esercizio della pesca svolto dalle imbarcazioni della marineria di Sciacca, nella citata giornata festiva inftasettimanale, sarebbe avvenuto in buona fede, in quanto ritenuto, dalle stesse marinerie”.
Lo stesso Ministero ritiene che “la non corretta interpretazione del citato provvedimento di autorizzazione alla pesca per il 25 aprile u.s., anche sulla base del riscontro ottenuto presso le autorità di Governo ed amministrative in indirizzo, possa essere determinata in buona fede, a seguito della incertezza che si era venuta a creare nella stessa marineria. Di quanto sopra, ne è riprova anche la riferita determinazione degli interessati a fermare l’attività di pesca, a titolo di recupero compensativo, in qualunque altra giornata disposta dall’Amministrazione”.
Dunque, la marineria di Sciacca ha manifestato la disponibilità nel seguire gli obiettivi del fermo della pesca mirato alla riduzione dello sforzo di pesca, e ha assunto l’impegno “a recuperare il fermo in altra giornata da individuare e da comunicare preventivamente all’Autorità marittima”.
Il Ministero, in buona sostanza, “alla luce del quadro ricostruttivo prospettato”, “ritiene che, in via eccezionale, sussistano ragionevoli presupposti per considerare, “ex nunc”, il giovedi 1° maggio 204 quale giornata di pesca, in deroga alla normativa di settore di cui al D.M. 11 luglio 2013″.