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PD SCIACCA: “NOI UNITI E ALL’OPPOSIZIONE, NESSUN COINVOLGIMENTO”

“Non siamo interessati a far parte di un governo delle larghe intese, le voci diffuse in questi giorni sono solo dicerie”. Questo hanno detto oggi i consiglieri comunali del Pd di Sciacca nel corso di una conferenza stampa che solo casualmente si è svolto dopo la clamorosa svolta della direzione nazionale del partito, che ha messo da parte Gianni Letta e abbracciato il nuovo corso voluto dal segretario Matteo Renzi.

“Siamo opposizione e vi rimarremo – ha detto Gianfranco Vecchio – forse il nostro ruolo di opposizione non è stato ben visibile, ma non devono esserci dubbi sul fatto che a governare deve essere la maggioranza premiata dagli elettori, compresi i consiglieri del gruppo che sostiene Renzi, ma che fino ad oggi non ha aderito al Pd”.

Per Vincenzo Marinello, “nessun contatto con chi nell’ambito della minoranza sembra volere aprire alla maggioranza, non possiamo condividere l’operato amministrativo di chi sta utilizzando il parco progetti della precedente amministrazione. Il Pd è unito ed ha un’unica voce critica, distante da chi sta amministrando la città come se fosse un commissario, incapace di attingere a quei fondi comunitari che sono ancora disponibili”.

“Il sindaco all’atto dell’insediamento ci ha chiesto di avere ils enso della municipalità – ha detto Cinzia Deliberto – noi lo abbiamo avuto, dando un contributo fattivo, ma oggi non possiamo dialogare con chi ha elevato la tassazione. Noi siamo operativi e al servizio della città nel ruolo che ci è stato dato, ma devo purtroppo segnalare che non c’è collaborazione da parte dei dirigenti e degli uffici, che non evadono in tempo le nostre richieste”.

Vincenzo Sabella, che rappresenta l’area “civatiana” del Pd, ha detto che l’opposizione non è emersa perchè “questa amministrazione ha scelto di non trasmettere le sedute consiliari in diretta tv, è quello il luogo istituzionale in cui noi ci stiamo confrontando, siamo in prima fila su tutte le problematiche cittadine, compreso il piano paesaggistico”.

Simone Di Paola, infine, ha sottolineato come “l’agenda politica cittadina sia purtroppo dettata dal chiacchiericcio da bar”. “Si è parlato di una fantomatica apertura nei nostri confronti che non c’è mai stata – dice – e se dovesse esserci non deve farla il senatore Marinello, ma il sindaco in persona, che non ci ha mai chiamati e nemmeno coinvolti. Speravo personalmente che il rapporto con l’opposizione fosse dia dialogo, ma questa nostra disponibilità è stata scambiata per debolezza. Adesso faremo valere in aule le nostre ragioni e cominceremo a costruire un progetto per governare questa città”.

Redazione Corriere

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