Pd in riflessione: si tenta ricucitura ma è dura

Le condizioni suggerite dagli organismi regionali sarebbero azzeramento e ripartenza senza ulteriori strappi

SCIACCA. C’è un tentativo, che vede coinvolta la direzione regionale, di ricomporre dentro il Partito Democratico lo strappo delle scorse settimane. Una ricucitura che potrebbe passare dall’azzeramento della giunta da parte del sindaco Fabio Termine, dopo la sfiducia firmata da cinque consiglieri e la conseguente revoca di tre assessori. Un sindaco che revoca il mandato a due assessori del suo stesso partito è cosa rara e gli ambienti del centrosinistra cittadino, ma anche quello oltre le mura di Sciacca, chiedono una ricomposizione del conflitto, ricostruendo però il progetto per renderlo solido fino alla fine del mandato. Se il sindaco dovesse compiere questo passo, la conferenza stampa annunciata dagli assessori licenziati e dai consiglieri dissidenti per sabato potrebbe essere congelata. Intanto si è riunita la sinistra interna, area di riferimento del primo cittadino, dove ci sono posizioni diverse, ma la gran parte in linea con quella che sembra una “sfida” che segue il famoso tesseramento in massa di fine dicembre e l’ingresso nel Pd.

I dissidenti Dem ribadiscono però che i problemi con Termine non riguardano solo il Pd ma anche M5S e Verdi, dunque l’intera coalizione. Le condizioni che pare siano state suggerite dagli organismi regionali (ma non ci sono conferme) sono azzeramento degli assessori rimasti e rimozione di pregiudiziali sui nomi estromessi. Ma sono difficili da accettare, soprattutto per figure come Fabio Leonte che è il più autorevole riferimento del primo cittadino.

Sul fronte opposto, Ignazio Messina in una intervista al tg di Rmk Tv ha invitato il centrodestra a procedere spedito verso la mozione di sfiducia, indipendentemente dalle mosse del Pd. Ma non tutti sembrano convinti: Forza Italia, secondo indiscrezioni, frenerebbe rispetto a questa prospettiva, mentre i consiglieri Dc firmerebbero la sfiducia solo se la presentasse il Pd, ipotesi questa quasi impossibile.