PALERMO- Nulla di fatto, anzi la questione dei ricorsi ritorna nella mani del commissario Nico Stumpo, uomo vicino alla segretaria nazionale. Dunque, sarà il deputato calabrese, inviato dalla segreteria nazionale per gestire la fase congressuale, a decidere sui ricordi avanzati contro tutto l’iter che ha caratterizzato il voto degli iscritti per la scelta del nuovo segretario regionale del Pd. Questa, almeno, l’interpretazione della Commissione regionale di garanzia del Pd. La Commissione regionale di garanzia, presieduta dall’avvocato saccense Filippo Marciante, ha dichiarato la propria “incompetenza” a decidere sui ricorsi presentati da diversi esponenti Dem tra cui Giuseppe Vitarelli, Antonio Rubino e Giovanni Burtone. Ricorsi che mirano a bloccare il congresso. Per i garanti la decisione spetta alla Commissione regionale per il congresso che in questo momento è impersonata dal commissario ad acta Stumpo. Si assiste, dunque, ad una commedia pirandelliana considerato che Stumpo, a sua volta, con ben cinque delibere adottate nella veste di commissario ad acta, ha di fatto dato il suo ok al congresso regionale del Pd nelle modalità previste dal regolamento approvato dall’assemblea.
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