Il nostro giornale lo aveva scritto una ventina di giorni fa. A Ribera e a Menfi sono stati più bravi: sono risuciti a non sforare il patto di stabilità. A Sciacca, invece, il patto è stato sforato e dobbiamo fare i conti con ciò che comporta. A nulla sono valse le missioni dei nostri politici locali a Palermo per “fare cassa”. C’era stata un tiepida promessa da parte del parlamentare regionale Roberto Di Mauro, ma è andata, come era prevedibile, in fumo, anche perchè i deputati possono fare ben poco se di mezzo c’è la macchina della burocrazia.
In realtà Ribera e Menfi non stanno meglio di Sciacca, ma sono riusciti con abili manovre a differire determinate somme al 2012, limitando i danni. Anzi, rinviandoli di un anno.
Le conseguenze dello sforamento del patto di stabilità si potranno meglio percepire nel corso del prossimo anno. Intanto, arriverà un taglio di 900 mila euro da parte dello Stato. A questa somma bisogna aggiungere il taglio dei trasferimenti previsti con la manovra “sangue e lacrime” di Monti.
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