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PARCHEGGI PIAZZA MARIANO ROSSI: LA VERA QUESTIONE STA IN CHI HA STIPULATO IL CONTRATTO INIZIALE E POI RINNOVATO ALLE STESSE CONDIZIONI

Editoriale di Filippo Cardinale

Manutenzione si, o manutenzione no? Questo è il problema, e visto che ci sono tanti turisti in città lo ripetiamo in inglese: that is the question.

Piazza Mariano Rossi ha bisogno di manutenzione perché la pavimentazione, in più parti, è saltata. Il suolo è pubblico, ma il gestore dei parcheggi sorti da tale suolo è privato. La questione nasce perché il Comune ha festinato diverse migliaia di euro per provvedere alla manutenzione della pavimentazione.

A nostro avviso, il vero nocciolo della questione sta nel contratto iniziale. Ma oltre al contratto inziale, potrebbe, anzi dovrebbe, subentrare il buon senso. Il contratto fu stipulato nel 1999 dall’allora commissario straordinario Marsala, un contratto con la SGS prevedeva una concessione di quindici anni. Tutto normale? No, perché al Comune non entrava un soldo. Dopo otto anni, facendo leva sul danno economico subito a causa dei lavori di riqualificazione del centro storico, la SGS chiese e ottenne dal Comune di Sciacca l’allungamento del contratto per ulteriori cinque anni, alle stesse condizioni. Nessuna modifica, dunque.

L’unica traccia in cui si parla di manutenzione è l’articolo 11 del contratto. Manutenzione. Fa carico al concessionario il perfetto e costante funzionamento delle apparecchiature istallate e quindi ogni onere di manutenzione ordinaria e straordinaria, comprese le eventuali sostituzioni degli interi apparecchi, della segnaletica stradale e di quanto altro inerente i parcheggi gestiti“ .

Contratto blindato, dunque, nel senso che la manutenzione contempla l’intervento solo sul perfetto e costante funzionamento delle apparecchiature installate. Insomma, la ditta si è protetta con l’assioma che per quel che è mio, cioè le apparecchiature, lo pago io, ciò che è pubblico, dunque il suolo, lo paga la comunità.

Buon senso vuole che chi onestamente trae reddito da un suolo pubblico, senza nulla corrispondere alle casse comunali, abbia il buon senso di provvedere spontaneamente alla manutenzione del suolo stesso, fonte di reddito. Darebbe un buon esempio alla collettività e toglierebbe di mezzo polemiche, ma anche imbarazzo per la Pubblica Amministrazione.

Sulla questione, stasera il punto è inserito nella seduta comunale dedicata al question time.

Redazione Corriere

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