Il procuratore Vincenzo Pantaleo parla senza mezzi termini esprimendo un concetto chiaro sul profilo di Messulo, Gianni il Bello. “E’ un falso resipiscente, ha più volte tentato di diffondere una sua immagine di uomo che si ravvede degli errori commessi. Ma ha continuato sempre, malgrado la sua inquietante intervista rilasciata ad una emittente locale, a condurre un disegno criminoso senza sosta. La caratura criminale di Melluso è indiscutibile e lo riprova il fatto che non ha mai smesso la sua attività criminale”.
Nel corso della conferenza stampa, il Procuratore capo ha ecomiato l’attività investigativa svolta dalla Polizia giudiziaria, nelle fattispecie dall’aliquota dei carabinieri, coordinata dal maresciallo Murè.
Inoltre, Pantaleo ha spiegato bene, a margine della conferenza stampa, che con l’accorpamento della Procura al tribunale di Agrigento include anche la polizia giudiziaria. Insomma, il territorio perderà la forza investigativa che opera in esso con un evidente nefasta conseguenza. L’operato costante della polizia giudiziaria è senza tema di smentita fondamentale per la salvaguardia della legalità sul comprensorio.
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