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PALERMO- SEQUESTRATI CONTI CORRENTI E AUTO DI LUSSO A MAURIZIO LUCCHESE. TENTO’ DI ESTORCERE LO CHEF NATALE GIUNTA

Scatta un sequestro di beni da due milioni e settecento mila euro per Maurizio Lucchese, condannato in primo grado perchè avrebbe chiesto il pizzo allo chef Natale Giunta. Il provvedimento della sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Palermo segue le indagini patrimoniali del Nucleo di Polizia tributaria e colpisce la moglie di Lucchese, Anna Puccio, intestataria della “Annie Cars” di via Siracusa e di tutti gli altri beni finiti sotto sequestro.

La caffetteria Puccio di via Maqueda, due Mercedes modello Clk e Cls, una Maserata Quattroporte, una Porche Boxter. Tre conti correnti bancari sono intestati al marito. Le imprese continuano a lavorare in amministrazione giudiziaria.

Il sequestro di beni scaturisce dalle indagini svolte dal G.I.CO. della Guardia di Finanza di Palermo, che hanno rilevato un’evidente sproporzione tra i redditi dichiarati dal complessivo nucleo familiare del soggetto e le numerose acquisizioni patrimoniali realizzate nel tempo.
Nello specifico, i riscontri effettuati dalle Fiamme Gialle hanno permesso di evidenziare come il nucleo familiare dell’interessato, composto da cinque persone, abbia fiscalmente dichiarato redditi esigui e, comunque, appena sufficienti a soddisfare le primarie esigenze di sussistenza, ma non idonei a consentire l’acquisto di terreni, di autovetture di lusso e l’avvio di attività commerciali, tutte spese risultate incompatibili con la descritta situazione reddituale.

Lo scorso febbraio Lucchese è stato condannato a sei anni e otto mesi per la tentata estorsione a Giunta. Stessa sorte è toccata a Giovanni Rao, Antonino Ciresi, Alfredo Perricone e Giuseppe Battaglia. Tutti gli imputati hanno fatto ricorso in appello contro la sentenza, contestando la ricostruzione dei pubblici ministeri. Le richieste di denaro sarebbero avvenute nel 2012, quando lo chef gestiva la società di catering Ng Service. Giunta decise di non piegarsi al racket e si rivolse alle associazione Libero Futuro e Addiopizzo.

 

(Nella foto, lo chef Natale Giunta)

Redazione Corriere

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