Palermo Pride 2025 Esplode la polemica politica: Fratelli d’Italia contro Lagalla

L’ex vicesindaco Carolina Varchi ha definito il Pride “una manifestazione di sinistra” e ha ricordato al sindaco che “governa anche grazie ai voti di FdI”

Il Palermo Pride 2025, tra musica, colori e rivendicazioni civili, ha acceso un acceso scontro politico nel capoluogo siciliano. A scatenare la polemica è stata la partecipazione del sindaco Roberto Lagalla e dell’assessore Fabrizio Ferrandelli al corteo, immortalati in una foto che ha fatto il giro dei social. Fratelli d’Italia, alleato di governo della giunta Lagalla, ha reagito duramente. L’ex vicesindaco Carolina Varchi ha definito il Pride “una manifestazione di sinistra” e ha ricordato al sindaco che “governa anche grazie ai voti di FdI”. A rincarare la dose, il vicesindaco Giampiero Cannella ha parlato di “uno sfogatoio ideologico contro il centrodestra” e ha chiesto al primo cittadino di dissociarsi pubblicamente dagli “attacchi gratuiti” rivolti al partito della premier Meloni. Anche il deputato leghista Vincenzo Figuccia ha definito il Pride “una rappresentazione carnevalesca”, criticando l’ostentazione e gli eccessi della manifestazione. Dal fronte opposto, il consigliere comunale del PD Fabio Teresi ha difeso la presenza del sindaco, accusando FdI di voler censurare una manifestazione che rappresenta “la battaglia dei diritti e della legalità”.

Il Palermo Pride, giunto alla sua decima edizione, ha visto la partecipazione di migliaia di persone e ha ribadito il suo carattere transfemminista, queer, antirazzista e antimilitarista. Tra i temi centrali: diritti civili, famiglie arcobaleno, Palestina e lotta alle discriminazioni