Nuovo interventi dei legali delle famiglie di palazzo Azzara in merito alle notizie diffuse ieri circa la richiesta dell’Enel di ulteriori 60 giorni per la realizzazione del nuovo impianto.
I legali Brunetto e Mazzotta sottolineano come, di fatto, ad un anno dall’incendio ed a cinque mesi dal provvedimento del Tribunale, Enel non si è attivata concretamente per la diversa allocazione della cabina costringendo il condominio a notificare il provvedimento in forma esecutiva. Peraltro, secondo quanto disposto dal Tribunale di Sciacca, Enel oltre a disattivare immediatamente la cabina “… ha l’obbligo di garantire il servizio assicurato all’utenza, escludendo tutti i pericoli connessi alla sua attività (art. 2050 c.c.).
“L’Enel – dicono i due legali – deve pertanto provvedere all’esecuzione del provvedimento di prime cure adottando tutte le soluzioni tecniche che evitino l’interruzione del servizio nei confronti di tutti gli utenti e garantiscano la salute dei terzi. Ciò precisato, poiché non possono più consentirsi pratiche dilatorie e pretestuose da parte di ENEL che, scientemente, cerca di sottrarsi ad un ordine impartito dall’Autorità Giudiziaria (per il qual comportamento ci si riserva di proporre querela ex art. 388 c.p.) e considerato che dal 26.05.2014 ENEL avrebbe avuto tutto il tempo necessario a programmare la disattivazione e riattivazione dell’impianto (senza dire che, a seguito dell’incendio, è riuscita a ripristinare il servizio, dopo appena 5 ore), il 06 novembre 2014 l’Ufficiale Giudiziario del Tribunale di Sciacca non potrà fare altro che procedere alla disattivazione della cabina elettrica di Palazzo Azzara ed ENEL sarà responsabile per eventuali danni causati a persone e/o cose”.
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