OSPEDALE, IL COMITATO CIVICO CONVOCA I SINDACI DEL DISTRETTO. “SALVARE IL NOSTRO OSPEDALE E ALZARE IL LIVELLO DELLA QUALITA'”

Il Comitato civico sanità torna alla carica e scende in campo invitando ad un’assemblea i sindaci del distretto, le forze politiche, le associazioni, i sindacati. Si tratta di difendere la struttura ospedaliera da un progressivo calo di attenzione da parte del management agrigentino dell’Asp.

“La perdita dell’autonomia gestionale e’ coincisa per l’ospedale di Sciacca con un costante processo di involuzione che continua ad avere pesanti ripercussioni sulla qualità delle prestazioni, sulle condizioni di lavoro dei professionisti e sui disagi dei cittadini che hanno problemi di salute”, chiosano il presidente Ignazio Cucchiara e il portavoce Franco Giordano.

“La costituzione dell’unica ASP provinciale, lungi dall’introdurre innovazione culturale, razionalizzazione delle risorse e efficienza amministrativa ha posto le nostre popolazioni di fronte ai tristemente noti fenomeni di utilizzo della macchina amministrativa per manovre di bassa cucina clientelare”, aggiungono.

“Da tempo assistiamo ad un continuo balletto di nomine di direttori o commissari che dopo essersi presentati con le migliori intenzioni nello spazio di pochi mesi ripropongono il triste rituale dell’inseguimento delle emergenze, dei provvedimenti tampone, che si risolvono quasi sempre nell’antica sintesi “quieta non movere”.

Con quale risultato? “L’incapacità di compiere coraggiose scelte di razionalita’ organizzativa dando la precedenza ai reparti e alle strutture che fanno fronte alle emergenze o compiendo investimenti per promuovere una cultura del welfare adeguata ai tempi, è dimostrata in maniera emblematica dalle vicende che con grottesca regolarità ormai coinvolgono il servizio di emodinamica dell’ospedale di Sciacca”, scrivono.

Non è positivo il quadro della struttura ospedaliera saccense che emerge. “Negli ultimi tre anni abbiamo assistito a reiterati tentativi di mortificare, (“ridimensionare”, “razionalizzare”) questa struttura che nel tempo si e’ vista depauperata della dotazione di personale medico dopo essere stata proposta per il declassamento a struttura semplice. Ne’ diversa storia hanno avuto le denunzie sulle carenze di personale medico nei reparti di PS per i quali si tenta di zittire qualsiasi protesta richiamando alla dotazione organica ufficiale, pur sapendo che almeno il 40% di questo personale spesso e’ solo teoricamente utilizzabile h24. Negli stessi giorni in cui l’emodinamica di Sciacca si imponeva per l’ennesima volta alle cronache locali per le disastrose condizioni in cui da tre mesi lavorano i medici di quella struttura, è passata sotto traccia l’altra non meno grave della difficoltà di coprire la guardia continua nel reparto di cardiologia a causa del fatto che su un organico di sette medici solo quattro possono effettuare questo lavoro. Un ordine di servizio che spostava un cardiologo dall’ospedale di Ribera a quello di Sciacca è stato revocato poco dopo essere stato adottato per motivazioni che definire risibili sarebbe riduttivo”.

Per discutere delle strategie da mettere in campo per rilanciare le buone pratiche di welfare nel nostro territorio, il Comitato Civico per la tutela della Sanità di Sciacca invita a partecipare alla riunione che si terrà giorno 17 dicembre 2015 dalle ore 17.00 presso la Sala Blasco del Comune di Sciacca.

Archivio Notizie Corriere di Sciacca