Oltre 18 anni di carcere sono stati chiesti, dal pubblico ministero del tribunale di Agrigento Antonella Pandolfi, per i 5 imputati dell’inchiesta sull’utilizzo del cemento depotenziato per la costruzione del nuovo ospedale San Giovanni di Dio.
Il processo, che è stato aggiornato a dopodomani, si sta svolgendo davanti al giudice monocratico Chiara Minerva.
Sette anni sono stati chiesti per A ntonio Raia , progettista dell’opera, 66 anni; 2 anni e 6 mesi per il collaudatore Girolamo Traina , 65 anni; 3 anni per l’imprenditore Francesco Lusco , 67 anni; 4 anni per l’imprenditore Marco Campione di 50 anni; e 2 anni per l’imprenditore Salvatore Brucculeri , 56 anni.
I reati contestati sono truffa e falso materiale e falsità ideologica. Altri 18 indagati erano usciti indenni dal processo grazie alla prescrizione.
Il 5 marzo del 2009 la Procura di Agrigento iscrisse nel registro degli indagati tecnici, funzionari, manager dell’azienda ospedaliera, progettisti e imprenditori nell’ambito di un’inchiesta sulla qualità dei materiali usati per la costruzione del nuovo complesso ospedaliero di contrada Consolida, a Agrigento, che per un certo periodo fu anche posto sotto sequestro.
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