E’ stata impugnata dalla Procura generale la sentenza di primo grado di condanna per i romeni Mihai Catalin e Adrian Ciubotariu accusati dell’omicidio di Liborio Italiano, novantenne di Burgio, avvenuto il 22 settembre del 2013. Il pensionato venne ritrovato morto, imbavagliato e legato.
Il Tribunale di Sciacca condannò, giudice Luisa Intini, i due romeni a 18 anni di reclusione, una pena superiore rispetto a quella richiesta dal pm Alessandro Moffa.
A proposito di appello, anche i legali deinromeni hanno impugnato la sentenza, sostenendo che i due erano entrati in casa del pensionato per rubare e non per uccidere. La morte di Italiano avvenne per asfissia e arresto cardiocircolatorio.
Le indagini furono svolte dai carabinieri comandati dal capitano Salvatore Marchese che, in pochissimo tempo, riuscirono a risalire ai due romeni. Questi avevano rubato, in casa Italiano, un televisore 32 pollici che fu ritrovato nell’abitazione dei romeni insieme ad un maglione intriso di sangue.
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