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NULLA DI FATTO NELLA RIUNIONE DI STAMANE. “LA CABINA DOVE LA METTO, DOVE LA METTO NON SI SA”

Fumata nera anche stamattina. L’Enel dice ancora no; anche ad un sito posto proprio in piazza Purgatorio. Tra 3 giorni il black out

E’ termibata alle 12,30 la nuona riunione in Municipio per il “caso” del trasferimento della cabina Enel che si trova nel palazzo Azzara e che verrà disattivata il 6 novembre prossimo. Serve circa 500 utenze del centro storico che potrebbero rimanere al buio. L’Enel e il Comune torneranno ad incontrarsi per trovare una soluzione.

Fino ad oggi l’Enel Distribuzione ha sempre rigettato le proposte del Comune, che ha suggerito diversi siti. Stamattina è stato proposto anche il sito all’interno di un edificio posto proprio in piazza Purgatorio, a circa 20 metri dalla collocazione attuale.

L’Enel vorrebbe realizzare la cabina in una zona vicina al palazzo, o in piazza Inveges o in piazzetta Lazzarini. Ma nessuno di questi posti viene ritenuto valido dal Comune, che ovviamente sta dalla parte dei cittadini e nessuno vorrebbe una struttura 2 metri e mezzo per due metri e mezzo nel cuore del centro storico, in una posizione visibile.

Anche stamattina erano presenti rappresentante della Soprintendenza ai beni culturali ed i legali dei condomini del palazzo Azzara. Era stata proposta una zona sotto piazza Scandaliato, ma l’Enel probabilmente non intende affrontare i costi elevati di un sito lontano dal palazzo. Si prefigurava una cabina temporanea in zona Chiazza, ma il Comune ha detto di no, e comunque l’Enel sulla proposta provvisoria non ha presentano alcun progetto.

Si pensa anche ad una soluzione estrema, quella di una cabina interrata dentro la villetta di piazza Lazzarini, ma sembra una strada difficilmente percorribile.

I condomini ribadiscono che il 6 novembre la cabina verrà disattivata e interverrà l’ufficiale giudiziario. Si ha la sensazione che l’Enel voglia proseguire a testa bassa, forse scaricando le colpe sull’Amministrazione comunale che non ha nessuna competenza. Nè, la stessa Amministrazione può sostiturisi all’Enel nella ricerca di un sito idoneo.

Complessivamente, l’Amministrazione comunale ha proposto 9 siti. E’ possibile che nessuno di questi sia di gradimento all’Enel?

La vicenda è assai delicata e fra 3 giorni si rischia,seriamente, il black out per 500 utenze, molte delle quali costituite da attività commerciali.

Per i legali dei condomini, gli avvovati Serafino Mazzotta e Carmelo Brunetto, “si dà atto che l’Amministrazione comunale ha profuso un impegno a 360 gradi, mettendo a disposizione ben 10 siti che non sono andati mai bene all’Enel. Sindaco, Giunta, Dirigenti comunali, hanno sempre partecipato alle riunioni dimostrando grande sesbilità”.

Intanto, il 6 novembre si passerà alla disattivazione della cabina all’interno del palazzo Azzara e sarà black out. La sensazione è che l’Enel vorrebbe arrivare alla situazione di emergenza e tirare fuori una soluzione nell’ambito di un clima di apprensione e bisogno da parte delle 500 utenze. Come dire, il coltello dalla parte delmanico lo teniamo noi.

Alla base di tutto c’è una questione di grossi costi per attivare una nuova cabina. Ma che c’entra la comunità? E ancora, che c’entra il Comune? L’unica competenza è della società elettrica. Anche quella economica.

Redazione Corriere

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