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“NON FAVORI’ I BOSS”, ASSOLTO MARESCIALLO DEI CARABINIERI IN SERVIZIO ALLA COMPAGNIA DI SCIACCA. ERA STATO ACCUSATO DAL BOSS RIZZUTO

Il GUP del Tribunale di Palermo,Luigi Petrucci, all’esito del rito abbreviato, ha assolto il Luogotenente  Carmine Antonio Melillo dall’accusa di favoreggiamento personale, aggravato dal fine di agevolare “Cosa Nostra”.

Sono state, dunque, accolte le argomentazioni difensive, scritte ed orali, dei Legali del Melillo, gli avvocati Giovanni Vaccaro e Michele Monteleone.

Il Luogotenente era già stato rinviato a giudizio nell’aprile del 2012, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia di Palermo. Secondo l’ipotesi accusatoria, il Melillo, in servizio presso la Compagnia Carabinieri di Sciacca, impegnato nelle indagini coordinate dalla DDA della Procura della Repubblica di Palermo, nell’ambito del procedimento “Scacco Matto”, avrebbe rivelato a terzi notizie d’ufficio.

In particolare che erano in corso attività di intercettazione nei confronti di alcuni degli indagati nel detto procedimento, al fine di agevolare l’attività del sodalizio criminoso.

Ad accusare il Luogotenente era stato proprio il collaboratore Rizzuto, nell’ambito della collaborazione con gli inquirenti, iniziata nel settembre del 2009.

Il processo dinanzi al Tribunale di Sciacca, su apposita eccezione sollevata dagli avvocati Vaccaro e Monteleone, veniva però subito annullato, statuendo il Collegio penale, nel febbraio scorso, la nullità del decreto che dispone il giudizio emesso a suo tempo nei confronti del Luog. Melillo, per mancata ed insufficiente enunciazione delle condotte oggetto delle imputazioni formulate a suo carico.

Il Tribunale disponeva quindi la trasmissione degli atti al GUP di Palermo. Dinanzi al GUP, i rappresentanti della pubblica accusa, i  pm Rita Fulantelli ed Emanuele Ravaglioli, all’udienza del 15 maggio 2013, precisavano le imputazioni di reato; quindi, alla successiva udienza del 5 giugno 2013, seguiva la scelta dei difensori di procedere nelle forme del rito abbreviato. Infine, nell’udienza di ieri, a seguito delle arringhe difensive, dopo circa due ore di camera di consiglio, la decisione di assolvere il Luogotenente Carmine Melillo, con la più ampia formula liberatoria.

Redazione Corriere

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