Non è più socialmente pericoloso. Gino Guzzo non ha più la libertà vigilata

Era stato condannato in passato per associazione mafiosa nelle operazioni “Avana” e “Scacco Matto”, con condanne rispettivamente a 8 e 18 anni di reclusione.

Gino Guzzo, 66 anni, di Montevago, condannato in passato per associazione mafiosa, ha ottenuto la revoca della misura di sicurezza della libertà vigilata. Il Tribunale di Sorveglianza di Bologna ha accolto l’appello della difesa, ritenendo cessata la sua pericolosità sociale. Guzzo era stato coinvolto nelle operazioni antimafia “Avana” e “Scacco Matto”, con condanne rispettivamente a 8 e 18 anni di reclusione. Ha scontato circa 10 anni al 41 bis e nel 2019 è tornato libero per fine pena. Da allora ha rispettato scrupolosamente le prescrizioni della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, durata 5 anni. Il suo legale, Francesco Di Giovanna, ha evidenziato l’inserimento nel mondo del lavoro e l’assenza di segnalazioni recenti. Il magistrato di sorveglianza aveva inizialmente prorogato la misura, ma il Tribunale ha ritenuto fondato l’appello, sottolineando che la valutazione della condotta deve basarsi su elementi attuali e concreti. I fatti contestati risalgono al 1993 e al 2006/2007. Guzzo è in libertà da oltre sei anni e non ha avuto rilievi da circa vent’anni.