AGRIGENTO- Assoluzione perchè il fatto non sussiste: i giudici della seconda sezione della Corte di appello hanno cancellato le tre condanne decise in primo grado nell’ambito del processo scaturito dall’inchiesta “Duty free” a danno dell’Agenzia delle Entrate di Agrigento.
Il reato in discussione davanti alla Corte di appello di Palermo riguardava un’ipotesi di abuso di ufficio per la quale, in primo grado, erano stati condannati l’ex direttore dell’Agenzia delle Entrate di Agrigento, Pietro Pasquale Leto, 70 anni (un anno e quattro mesi), l’imprenditrice Maria Lombardo, 56 anni (8 mesi) e il funzionario dell’Agenzia Antonino Migliaccio, 71 anni (8 mesi). La condanna per abuso di ufficio scaturiva dalla circostanza che Lombardo, titolare di un’attività di noleggio di auto a Lampedusa, avrebbe beneficiato di un illegittimo annullamento di una sanzione tributaria di oltre 200 mila euro. Tesi che i difensori, gli avvocati Alfonso Neri e Salvatore Pennica, hanno contestato sostenendo che non vi era stato alcun abuso nella procedura di annullamento della sanzione.
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