La Guardia di Finanza ha smantellato un’organizzazione criminale tra la Nigeria, la Libia e l’Italia. La Guardia di Finanza ha fermato quattro persone per tratta di esseri umani, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e sfruttamento della prostituzione. A capo dell’organizzazione una donna nigeriana di 35 anni residente a Palermo la “maman”. Proprio lei avrebbe costretto le ragazze a prostituirsi con minacce di morte e percosse. Ad aiutarla anche un campano e un lombardo, G.P. di 26 anni e G.S. di 29 anni.
Secondo le indagini giovani donne nigeriane venivano convinte a venire a lavorare in Italia e una volta giunta a destinazione costrette a sottoporsi a riti vodoo da vendere il proprio corpo. Per arrivare in Italia ognuna di loro avrebbe dovuto pagare 30 mila euro, “prestito” che gli veniva concesso e che poi dovevano saldare prostituendosi.
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