Riceviamo da uno dei nostri amici di Facebook, Giuseppe Fazio, questa segnalazione, che appare clamorosa e che conferma come spesso, anche per anni, negli atti pubblici, in questo caso un bando, ci siano anomalie di cui nessuno si accorge.
Fazio ci segnala, tra tante sue considerazioni sulla qualità non eccellente del pasto delle mense scolastiche, che nella convenzione con la ditta che svolge questo servizio (la stessa in tanti anni) non si prevede la fornitura dell’acqua. Il pasto non comprende una bottiglietta di acqua, e non lo prevede nemmeno il capitolato di appalto. La ditta nel corso degli anni l’avrebbe fornita, ma solo su sua scelta, senza ottemperare ad un ptreciso obbligo.
Da quest’anno, quindi, i genitori dei bimbi che fanno l’orario scolastico prolungato e usufruiscono della mensa, devono dare ogni giorno al figliolo anche una bottiglia di acqua, un costo che aumenta l’importo pagato per il servizio.
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