NESSUN FINANZIAMENTO DAL “PATTO PER LA SICILIA”, SCIACCA SEMPRE PIU’ ISOLATA

Due miliardi e mezzo per la Sicilia, neanche un centesimo per Sciacca. “Aprima una vertenza Sciacca”, chiedono Monteleone e Turturici

Qualche giorno fa eL8; stato pubblicato l’elenco degli interventi relativi ai fondi del “ Patto per la Sicilia”. Interventi che concretizzano l’accordo tra governo Crocetta e Presidenza del Consiglio dei ministri.

Si tratta di ingenti risorse, due miliardi e mezzo. Sl nostro territorio, purtroppo, continua la siccità, a non piovere un centesimo di contributo destinato alla crescita dello stesso.

“Sciacca non c’è- evidenziano i consiglieri comunali Monteleone e Turturici- ed è necessario capire quali siano stati i criteri di selezione dei progetti, vi è da capire se i Comuni (destinatari delle risorse) siano stati adeguatamente informati e coinvolti, perché nella delibera della giunta regionale non vi è traccia di concertazione col territorio”. 

Per Monteleone e Turturici, il Patto per la Sicilia “poteva essere una occasione di crescita anche per il nostro territorio, che invece ne esce mortificato”.

l Patto prevede il finanziamento di 129 progetti cui ne sono stati aggiunti altri venti a dicembre per altri 97 milioni di euro.

“Da cittadini ed operatori politici non possiamo non restare meravigliati dalla esiguitaL8; dei finanziamenti destinati alle altre cittaL8; siciliane. Tra queste la città di Sciacca, clamorosamente esclusa”, chiosano i due consiglieri comunali.

Eppure si tratta di fondi per il dissesto idrogeologico, di fondi per il Turismo, di fondi per le infrastrutture di cui questo territorio avrebbe grande bisogno.

Ci sono i fondi per il porto turistico di Termini Imerese (29 milioni) ci sono i fondi per i collegamenti con l’aeroporto di Comiso ( 115,8 milioni), ci sono i fondi per un mega impianto di depurazione nel Catanese ( 190 milioni ). Nulla per Sciacca, invece.

Monteleone e Turturici, intanto, hannio presentato un’interrogazione all’Amministrazione comunale per sapere se “abbia avuto conoscenza delle predette opportunità finanziarie, se vi sia stata una adeguata concertazione e se sia a conoscenza dei criteri che la regione ha adottato per la selezione dei progetti, posto che il nostro territorio ha le sue emergenze, come la chiusura delle Terme o la chiusura del Ponte Cansalamone, e vanta un parco progetti di tutto rispetto sul versante della riqualificazione urbana del nostro centro storico”.

“È il tempo di aprire una vertenza Sciacca”, concludono Monteleone e Turturici.

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