E’ di Sciacca il coordinatore del comitato scientifico incaricato dal Codacons per la perizia di parte per accertare le dinamiche successive all’urto della nave con lo scoglio. Un periodo, tra le 23 e le 24, cioè due ore dopo l’urto, nel quale morirono 32 persone.
Si chiama Bruno Neri, 57 anni di Sciacca, da anni residente a Pisa perchè ordinario di Elettronica delle Telecomunicazioni e Strumentazioni all’Università di Pisa. L’ingegnere Bruno Neri non è nuovo ad incarichi di alta specializzazione e delicati. Coordina un gruppo di 8 esperti che forma il comitato scientifico chiamato dal Codacons che si costituisce parte civile nel processo iniziato ieri. Il comitato scientifico è costituito da ingegneri navali specializzati in incidenti marittimi, esperti in dati informatici, esperti in informatica forense, esperti web, esperti in elettornica delle telecomunicazioni e strumentazioni.
Il comitato ha il compito, attraverso la perizia stilata, di far luce su quanto accaduto dopo l’urto della nave sullo scoglio. Nessuna viitima è morta per conseguenze diretta dell’urto. Le vittime hanno trovato la morte dopo due ore dallo schianto. Il comitato scientifico, in particolare, metterà in luce il dopo urto e ha radiografato tutte le fasi successive relative alle procedure di sicurezza, dell’abbandono della nave, ma anche sulla manovra effettuata dal comando della nave dopo l’urto.
Il comitato degli esperti ha raccolto una quantità impressionante di dati pari a 2.000 giga byte.
L’ingnegnere Bruno Neri è fratello dell’architetto Gisueppe Neri, ingnegnere capo al Comune di Montevago. Il padre è stato cancelliere al Tribunale di Sciacca.
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