Il Gup di Agrigento, Stefano Zammuto, ha rinviato a giudizio per omissione di soccorso 7 componenti l’equipaggio di un peschereccio di Mazara del Vallo. La vicenda si riferisce alla tragedia del 3 ottobre 2013, quando un barcone con a bordo circa 500 migranti affondò. Morirono annegati 366 migranti a poche miglia di Lampedusa. La prima udienza processo, si terrà il 3 dicembre prossimo davanti al giudice monocratico Alessandro Quattrocchi.
Per l’accusa, i sette componenti del peschereccio di Mazara del Vallo non avrebbero prestato aiuto ai naufraghi del barcone. Imputati sono i mazaresi Matteo Gangitano, Vittorio Cusumano, di Alfonso Di Natale di Roccapalumba e gli extracomunitari Frey Kamoun, Bassirou Ndong, Yakia Asfoun, Mohamed Zegnani.
Nel processo si sono costituti parte civile oltre 300 parti lese, rappresentate dall’avvocato Arturo Salerni, e l’associazione Gandi con il penalista Gaetano Pasqualino. Per quel naufragio lo stesso Gup Zammuto il 1 luglio del 2015 ha condannato a 18 anni di reclusione lo “scafista” per naufragio colposo e morte come causa di un altro delitto.
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