Un barcone con un numero imprecisato di migranti, un centinaio secondo l’Sos lanciato con un satellitare, è naufragato a circa 12 miglia al largo di Lampedusa. Nella zona si sono recate le motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza, tre navi militari della Nato e mezzi aerei. L’allarme è scattato ieri sera in seguito a una telefonata giunta alla Capitaneria di porto di Palermo. Un immigrato ha detto di trovarsi a bordo di un barcone in difficoltà, con un centinaio di persone a bordo, a poca distanza dalla costa di Lampedusa. Immediatamente sono state avviate le ricerche che sono proseguite durante la notte. Intorno alle 2:30 le unità impegnate nei soccorsi hanno individuato la zona del naufragio, a circa 12 miglia dall’isola, e raccolto i primi superstiti. La zona è stata illuminata anche con razzi di segnalazione, visibili in lontananza dall’isola. Le operazioni sono state coordinate dalla centrale operativa delle Capitanerie di porto, che è in contatto anche con il comando Nato. Numerosi migranti sono stati recuperati in mare dalle unità impegnate nelle ricerche dei dispersi. Sull’isolotto di Lampione sono stati trovati altri naufraghi, che erano riusciti a raggiungere a nuoto lo scoglio. Secondo le testimonianze dei sopravvissuti, sul barcone – un vecchio motopesca in legno di dieci metri – viaggiavano oltre un centinaio di extracomunitari.
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