Nella giornata di oggi sarà effettuata l’autopsia sul cadavere del saccense Mimmo Fravolini, di sessantuno anni, operaio che ha perso la vita lunedì scorso mentre era al lavoro in un’azienda saccense che si occupa della produzione di grassello di calce. L’uomo è caduto all’interno di un ampio agglomerato di grassello e non sarebbe riuscito a salvarsi. La calce viva presenta una forte causticità e provoca gravi ustioni e lo sfortunato operaio, per cause ancora da decifrare, sarebbe annegato. In Procura attendono l’esito dell’autopsia per definire il perimetro delle indagini. Le indagini sono seguite dal pm Alessandro Moffa. La magistratura inquirente dovrà stabilire se vi sono responsabilità da parte dei responsabili dell’azienda in materia di norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. Oppure se l’operaio è stato colto da un malore. La procedura penale prevede, nella fattispecie, la tipologia degli “indagabili”, ossia la possibilità di assistere agli atti irripetibili qual è, appunto, l’autopsia. In tal caso, i responsabili dell’azienda in cui lavorava lo sfortunato operaio hanno il diritto di essere assistiti dai propri avvocati. L’incidente si è verificato nella cava dell’ex Fornace Virgilio. Sul posto sono accorsi Vigili del fuoco e Carabinieri per il recupero del corpo, l’identificazione e le successive verifiche sui motivi all’origine del gravissimo incidente.
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