Ci sono tre indagati nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Mimmo Fravolini, l’operaio saccense di sessantuno anni morto mentre era sul posto di lavoro e finito all’interno di una vasca contenente calce. Gli inquirenti hanno anche disposto lo svuotamento della vasca per consentire il rilievo di altri indizi che potrebbero tornare utili per stabilire la dinamica dell’incidente.
Gli indagati, seppure dalla Procura della Repubblica non trapela nulla, dovrebbero rientrare nell’ambito delle responsabilità che la normativa specifica assegna al fine di sorvegliare e garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro.
L’incidente avvenne la mattina del 6 febbraio scorso, all’interno della cava della ditta Virgilio. L’uomo cadde all’interno di un ampio agglomerato di grassello e non sarebbe riuscito a salvarsi. La calce viva presenta una forte causticità e provoca gravi ustioni e lo sfortunato operaio, per cause ancora da decifrare, sarebbe annegato.
I familiari del povero operaio intendono costituirsi parte civile e hanno affidato al penalista saccense, Fabrizio Di Paola, il mandato di assisterli.
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