Ci sono tre indagati, tre medici dell’ospedale per la morte della scannese Giuseppa Taormina, la quarantottenne deceduta al Giovanni Paolo II dopo due giorni di ricovero, avvenuto l’otto scorso ottobre. Sui tre medici si ipotizza il reato di omicidio colposo.
Il legale dei mediti, il penalista saccense Aldo Rossi ha dato mandato a un consulente tecnico, il medico legale Nunzia Albano, per procedere con la perizia.
Sul cadavere della donna era stata effettuata l’autopsia ed era emerso che il decesso è stato imputabile a cause naturali.
L’indagine, dunque, continua, e verte a stabilire se vi sono state colpe sull’assistenza medica prestata alla donna. Quando giunse al nosocomio le era stata risocntrata una ferita alla testa.
Per l’avvocato Rossi l’avviso di garanzia con l’avviso dell’accertamento tecnico irripetibile è un atto dovuto. Il penalista sostiene che “per i medici non si può ipotizzare alcuna responsabilità”.
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