MORI’ DOPO “LA SPEDIZIONE PUNITIVA”, TORNANO LIBERI I 4 FAVARESI ACCUSATI DI OMICIDIO

Tornano liberi i 4 indagati favaresi Antonino Pirrera, 40 anni, Michele Sorce, 34 anni, Carmelo Pullara, 27 anni, e Giovanni Ruggieri di 42 anni (rappresentati e difesi dagli avvocati Alfonso Neri e Salvatore Pennica).

I quattro favaresi erano stati accusati – dai militari dell’Arma che hanno eseguito le indagini e dalla Procura che, con il Pm Matteo Delpini, ha coordinato le investigazioni – dell’ipotesi di reato di omicidio preterintenzionale. L’inchiesta era stata denominata “Giustizia privata”. Chiapparo avrebbe sgridato – secondo quanto allora venne ricostruito da investigatori ed inquirenti – per futili motivi: avrebbe tirato calci ad una insegna pubblicitaria dell’autolavaggio del defunto, il figlio minore di Pirrera. La sera stessa del primo febbraio scorso sarebbe stata dunque organizzata – stando sempre alle accuse – una “spedizione punitiva”. Accuse che però gli avvocati Alfonso Neri e Salvatore Pennica hanno dimostrato che non reggono. 

L’ordinanza di custodia cautelare, firmata dal Gip del tribunale di Agrigento Alessandra Vella, è stata annullata dai giudici del Riesame di Palermo. Già lo scorso 17 dicembre era caduta l’accusa di omicidio preterintenzionale.

L’inchiesta era quella sul decesso del sessantottenne Bennardo Chiapparo avvenuto lo scorso 10 febbraio, all’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento, nove giorni dopo la presunta aggressione.

Impugnata l’ordinanza di custodia cautelare del Gip, il tribunale del Riesame di Palermo l’ha annullata. Le motivazioni non sono state ancora depositate.

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