MIZZICA, SULLA REGOLAMENTAZIONE DELLA MOVIDA NECESSITA UN SERIO DIBATTITO

L’associazione Mizzica chiede un dibattito su come debba essere regolamentata la movida saccense. “Un intervento mirato all’estrema riduzione dell’orario limite, oltre il quale l’attività commerciale non può più mettere musica, risulta assolutamente inefficace e controproducente”, sostiene l’Associazione che spiega che è “impensabile credere di risolvere un problema massacrando due comparti, quello giovanile e quello commerciale, che rendono il fine settimana saccense un importante momento di aggregazione sociale, anche per l’hinterland, in una città che di momenti aggregativi ne offre davvero pochi”.

Partendo dal regolamento già ad oggi in vigore, per Mizzica “si potrebbe operare per affiancare allo stesso strumenti di controllo efficaci, come ad esempio un capillare sistema di telecamere nel centro storico, in grado di scoraggiare possibili atti osceni o vandalici, affiancato da maggiori controlli delle forze dell’ordine”.

“Purtroppo in questa città- continua Mizzica- per colpe anche di chi l’amministra, non si riesce ad avere un sabato sera decoroso per lo stesso motivo per il quale non si riesce a impedire il posteggio selvaggio nelle piazze riqualificate, per lo stesso motivo per il quale ci si ritrova con la monnezza lasciata in strada per le vie principali e non: mancanza di controlli. Mancanza di controlli. Il rischio vero è che, se davvero si decidesse di limitare così duramente le attività del sabato sera, una buona fetta di giovani si riverserebbe nelle strade per andare a divertirsi lontano da Sciacca: e questo aprirebbe ad un problema di sicurezza ancora più importante”.

Oltre alla proposte, Mizzica lancia un appello al buon senso e all’educazione di tutti coloro che vivono il fine settimana saccense. “È sempre necessario ricordare che Sciacca è patrimonio di ogni singolo cittadino e che va rispettata ad ogni orario della notte, ma anche ad ogni orario del giorno. La pulizia e il decoro devono essere parte necessaria del nostro vivere la città affinché si possa garantire uno standard di qualità della vita accettabile”

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