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MIZZICA ATTRAE, MA IL PD STA IN SILENZIO

La proposta politica del movimento attira i giovani. Già questo è un segnale positivo, di risveglio rispetto ad un’apatia che sembra dominare in città verso la cosa pubblica

I giovani di Mizzica vanno avanti. Credono nella politica, si sono organizzati con laboratori tematici per accendere i riflettori sulle questioni che riguardano la città. Sono, praticamente, scesi già in campo, ufficializzando il tracciato della loro proposta. Vogliono discutere di contenuti, vogliono partecipare direttamente alla competizione elettorale per le prossime amministrative con un proprio candidato sostenuto da liste. Liste, basate sul profilo del civismo, con “uomini di buona volontà” che vogliono apportare il loro contributo lontano, però, da sigle partitiche. La proposta di Mizzica sta riscuotendo attenzioni da diverse parti. Tranne che dal Pd che sull’argomento non si è fatto ancora sentire, manco attraverso una nota. Meno che mai con qualche telefonata con i volenterosi giovani di Mizzica.

Un movimento culturale-politico che ha già un merito, quello di impegnare tanti giovani nella passione della cosa pubblica. Cosa che è meritevole e che va in senso contrario rispetto all’opinione, abbastanza diffusa, che vede la fascia dei giovani avulsa dal contesto della politica. Certamente da quello deteriorato da personalismi e dall’attenzione verso orticelli personali. Il deputato saccense Matteo Mangiacavallo ha lanciato un messaggio a Mizzica che si basa sulla condivisione di un progetto mirato esclusivamente agli interessi della città. Ma i messaggi non arrivano solo dai grillini. In casa Mizzica il post conferenza stampa (a dir il vero più una convention) è stato come un richiamo delle sirene. Tante attenzioni da parte di altre forze politiche, di associazioni, di operatori politici stanchi di portare loghi dei partiti.

L’unico silenzio, si osserva in casa Mizzica, è quello del Pd. Da quella parte nessun segnale di interesse. Eppure, sarebbe dovuto essere il primo a lanciare un segnale. Questa è la prova degli errori del Pd, un partito che si è lasciato sfuggire tante attese di giovani desiderosi di essere ascoltati, di offrire un contributo ad apportare nuova linfa ad un partito che pare abbia come vocazione il ballo della mattonella, quello che non fa andare oltre il perimetro di qualche centimetro. 

Redazione Corriere

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