SICILIA- Ignazio Messina, vice presidente dell’Anci, torna a sollecitare l’Ars: “E’ necessario che l’Ars approvi rapidamente la legge che recepisce la normativa nazionale con misure volte a rafforzare la presenza delle donne, nonché la parità di genere nelle giunte e, più in generale, in tutti gli organi collegiali non elettivi di Comuni e Province”. Messina ha poi aggiunto che «approvare un testo contente una misura importante e di buon senso come questa dovrebbe essere una battaglia trasversale che ha, come unico obiettivo, portare la Sicilia al passo con il resto del Paese”. All’Ars la riforma è in cantiere dallo scorso autunno. E’ pronta per l’aula da oltre un mese e viaggia in un disegno di legge che fatica ad arrivare al voto dell’aula. Messina è espressione di Noi Moderati, lo stesso partito a cui si iscrive Marianna Cariana, big sponsor della norma che da settimane tiene alta la guardia su possibili “imboscate” in aula. Ma il fronte femminile che sostiene la norma è trasversale. Anche Valentina Chinnici (Pd) ieri è tornata a chiedere che venga approvata rapidamente.
A Sciacca attualmente la presenza delle donne in giunta è di due su sette componenti. La quota femminile si ferma al 28%. Con l’approvazione della riforma, la giunta deve essere rivisitata. Passaggio, questo, che risente dell’attrito forte tra sindaco Termine e il deputato Pd Michele Catanzaro
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