MICHELE FERRARA: “COMINCIAMO A PARLARE DI SCIACCA”. PER L’EX ASSESSORE IN GIRO C’E’ MOLTA IMPROVVISAZIONE

“Bisogna invertire la tendenza in atto che ripropone sostanzialmente i modelli del passato: molta edilizia poca architettura”

La politica pulsa, del resto siamo a 4 mesi dalle elezioni per l’elezione del sindaco e il rinnovo del Consiglio comunale. L’ex assessore Michele Ferrara, ex segretario cittadino dell’Mpa, bisogna “cominciare a parlare di Sciacca, delprogetto Sciacca”: Ferrara vede in giro “molta improvvisazione a discapito di idee forti che imprimano un corso diverso alla vita delle città”.

Secondo Ferrara “è venuto il momento per cominciare a ragionare seriamente sul futuro della città”. Come? Intanto bisogna “invertire la tendenza in atto che ripropone sostanzialmente i modelli del passato: molta edilizia poca architettura”.

L’imperativo categorico per l’ex assessore “è ridefinire il paesaggio urbano. Nel paesaggio c’è il costruito, ma anche il verde (qualcuno li chiama “vuoti” o aree agricole residuali), Non è così, queste aree “vuote” sono la ricchezza da mettere al centro della pratica di rigenerazione urbana, la cui vocazione è senza dubbio quelle di divenire il “tessuto verde” della città futura. Per questo obiettivo bisogna lavorare. E per affermare questa impostazione bisogna anche a Sciacca invertire la rotta”.

Ferrara da tempo è impegnato a preparare un progetto politico e una lista di candidati al Consiglio comunale. Sono i primi passi ufficiali che sta compiendo esprimendo alcuni punti del programma. Il progetto politico di Ferrara rimane nel perimetro del centrosinistra. 

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