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MAZZA IL “PICCONATORE” DELLA TV

Svolta nell’attività di opinionista televisivo locale di Sino Mazza, figura storica del giornalismo saccense. Il “Santoro di Sciacca” attraverso Tele Radio Sciacca per mesi ha duramente criticato l’operato del presidente del consiglio di Ministri Silvio Berlusconi, imitando in sostanza i quotidiani attacchi della stampa contraria al Premier e dando voce nei suoi commenti all’evidente insoddisfazione degli italiani di fronte ad un atteggiamento che ha penalizzato il Paese al cospetto del mondo intero.

La sua rubrica, inserita nei Tg quotidiani, è amata dai denigratori del Cavaliere e fortemente osteggiata da chi, invece, è vicino al centrodestra e ritiene ancora oggi Berlusconi l’uomo in grado di risollevare le sorti dell’Italia. Addirittura, le quotidiani “picconate” di Mazza sarebbero state oggetto di una posizione ufficiale critica dei dirigenti locali del Pdl nei confronti dell’emittente. A Marinello e soci probabilmente non andava giù che oltre a certa stampa nazionale, anche i piccoli mezzi di informazione locale attaccassero il Premier e di conseguenza anche i riferimenti saccensi del partito. E non apprezzavano nemmeno che una tv da sempre moderata, come Trs, avesse una linea editoriale marcatamente contraria al governo nazionale.

Con la fine dell’era Berlusconi (forse) e con l’avvento dell’ecnomista Monti, il direttore di Trs ha soddisfatto un desiderio proprio e di tantissimi saccensi. Ora si attende una svolta nella gestione delle rubrica quotidiana: seguire da vicino l’operato del traghettatore e avvicinarci alle nuove elezioni ed al probabile successo del centrosinistra. Ma Mazza anche nell’ultima puntata della sua rubrica ha continuato a lanciare strali all’indirizzo del quasi ex presidente del consiglio dei Ministri, che nei suoi spazi non ha mai chiamato per nome, ma identificandolo come “signor B”, “imperatore”, “Berlusca” e altro…

Ecco cosa ha detto nella puntata di venerdi della sua rubrica: ” il signor B forse non si è reso ancora conto che la sua parabola è finita e che da domani sarà solo un deputato comune” E ancora: “Berlu ha paura dei processi perchè sa che perdendo il ruolo dovrà rispondere almeno di 4 processi, fino ad ora, ed è probabile che si beccherà qualche condanna”. 

Redazione Corriere

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