MANDRACCHIA: “SUL PIANO ARO IL SINDACO MENTE. ECCO PERCHE'”

In una nota, il consigliere comunale di Sel spiega perchè il finanziamento Comieco non è merito del Piano Aro

“Il nostro Sindaco pur di far passare il messaggio che il Piano Aro, rivisitato e aggiornato dopo la prima precipitosa e fallimentare stesura, è uno strumento essenziale per la Città, ci racconta che il finanziamento del Consorzio Comieco lo abbiamo ottenuto grazie alla positiva valutazione che il Ministero dell’Ambiente ha dato al nostro Piano Aro”. Così non è, spiega in una nota il consigliere comunale di Sel, Paolo Mandracchia.

“Il Consorzio Nazionale per il Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base di Cellulosa (COMIECO) dal 2014-continua Mandracchia- ha contribuito a potenziare la raccolta di carta e cartone impegnando risorse per 4,5 mln di euro, e a giugno del 2015 in una conferenza stampa romana è stato illustrato il piano per il Mezzogiorno che prevede un altro stanziamento per 7 mln di euro. Se quanto ha dichiarato il Sindaco rispondesse a verità, significherebbe, che al Ministero dell’Ambiente hanno valutato tutti i Piano Aro dei comuni del Sud”. Mandracchia aggiunge che “dalla documentazione si evince che l’attenzione per il Sud è data dal fatto che si registrano grandissimi ritardi sui vari livelli di raccolta differenziata”.

A proposito di Sciacca, Mandracchia fa emergere come nella nostra cittadina “si riscontra che sono state intercettate poco meno di 100 tonnellate di carta e cartone a fronte di una stima di 2000 tonnellate” e mette in risalto un’anomalia: “Il pubblicizzato Piano Aro di Sciacca prevede la doppia tipologia di raccolta, in due bidoni distinti, nel primo il secco multimateriale (carta, cartone, plastica, vetro e imballaggi in metallo) e nel secondo umido (Frazione Organica). Tutto ciò va in contrasto con il finanziamento COMIECO che è invece orientato ad un indirizzo opposto; cioè quello di effettuare la raccolta differenziata nelle modalità monomateriale, dunque solo Carta e Cartone. Anche questa anomalia evidenzia che non vi è nessuna attinenza tra il finanziamento e il Piano Aro voluto dall’Amministrazione comunale”.

Mandracchia, pone alcuni interrogativi: “Perché nel Piano ARO non si tiene conto di tali risorse e lasciano al provento del futuro gestore privato?” E ancora: “Perché ricevere finanziamenti pubblici e acquistare cassonetti e compattatori senza decurtarli dal piano finanziario dell’Aro? Se la tendenza del Comieco, come dichiarato dal suo Presidente (Ignazio Capuano), è quella di agevolare i piccoli Comuni, con popolazione tra i 5.000/100.000 abitanti, perché non si sottrae il servizio di raccolta della carta e del cartone dal futuro appalto ai privati?

“In merito alla responsabilità, che ci dovremmo assumere in aula sulla valutazione del piano, ci permettiamo di suggerire al Sindaco di stare “sereno” e di evitare falsi allarmismi. La politica della sollecitudine produce danni alla collettività saccense e noi non vogliamo essere ricordati per avere agevolato privati a discapito dei contribuenti saccensi che già hanno pagato dazio con la gestione privata dell’acqua”, conclude Mandracchia.

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