MANDRACCHIA: “IL PROTEZIONISMO NON RIENTRA NEL MIO RAGIONAMENTO POLITICO”
Riceviamo e volentieri pubblichiano la lettera inviataci dal consigliere comunale Sel Paolo Mandracchia. Una lettera che fa riferimento al nostro articolo riferito alle vicende dell’ultimo Consiglio comunale.
Egregio Direttore, mio malgrado sono costretto a sottolinearle che nella seduta del consiglio comunale dell’8 settembre u.s. non ho tenuto nessun atteggiamento volto a conservare la poltroncina da consigliere comunale, tantomeno sono stato affetto da malattie intestinali. L’assenza della diretta e l’avere attinto notizie da una sola parte politica avranno indotto la sua penna a non tenere conto dell’attività politica che ho svolto in aula, come sempre e indipendentemente dalla presenze delle telecamere.
Durante il mio intervento ho ribadito al Sindaco Di Paola che sarebbe stato opportuno che la sua risicata maggioranza approvasse l’operato 2014 sostenendo le scelte programmatiche e l’utilizzo delle risorse finanziarie che per alcuni interventi abbiamo ritenuto scellerate. Purtroppo, come Lei sa benissimo, un’eventuale bocciatura del rendiconto 2014 avrebbe permesso al nostro primo cittadino di agire indisturbato fino alla scadenza del mandato senza nessun organo politico di controllo qual è il consiglio comunale, inoltre, ritengo che la presenza in aula dell’opposizione non sarebbe stata capita dalla città e in questo caso anche da Lei, non sempre la linea può essere comune.
Mi dispiace che anche Lei abbia fatto di tutte le erbe un fascio, ( sono agricolo e me lo posso permettere) forse qualche mio collega ha potuto pensare che una eventuale dimissione d’ufficio gli avrebbe impedito una eventuale ricandidatura, vale anche per i colleghi della maggioranza.
Il “protezionismo” non è rientrato nel mio ragionamento politico. Non ho certezze di eventuali candidature e conseguenti elezioni ma sono tra i pochi superstiti di una maggioranza che ha visto dimettere (giustamente) il sindaco e ha avuto coraggio di presentarsi al corpo elettorale ottenendo il giusto riconoscimento per le posizioni politiche che ho mantenuto nell’ultimo decennio. Non so se condivide il mio ragionamento ma sento doveroso rimetterle queste brevi valutazioni. Mi scuso per il tempo sottratto ma ritengo corretto fargli conoscere le mie motivazioni in via riservata e personale.
Cordialità, Paolo Mandracchia
Gentilissimo Consigliere comunale, grazie per la corrispondenza. Un segnale che la direzione apprezza poichè crea dibattito e scambi di idee. Cioè il sale della democrazia. Riconosco la sua instancabile lotta politica all’interno del Consiglio comunale, mostrando coeranza e costanza. L’immagine che l’ultima seduta comunale ha diffuso nell’immaginario collettivo è proprio quella di un’opposizione che se da un lato ha dichiarato (Gioacchino Settecasi) l’obiettivo di sfiduciare il sindao, dall’altra, invece, mostra cedimenti “strategici” poco comprensibili. La diretta televisiva non significa che tutta la città sta incollata alla Tv per seguire il dibattico consiliare. Anzi, devo confessarle che la gente è sempre più distante dal dibattito politico caratterizzato da una sempre eterna battaglia tra le parti che deraglia dalle reali esigenze della collettività.
Rispetto le sue idee,ma non le condivido. Non le condivido perchè se il Consiglio comunale fosse stato sciolto, sarebbe stato davvero deleterio per l’Ammnistrazione comunale andare avnti. Di fronte ad un fatto così eclatante, nessuna Giunta sarebbe resistita, almeno dal punto di vista morale, all’onta subita.
Un cordiale saluto. Filippo Cardinale